Scritto e illustrati da Domenico Cornacchione e Giancarlo Mancini
Dal 24 aprile 2024 in tutte le librerie, in fumetteria e on-line.
di Domenico Cornacchione
Il mondo di D e D, il primo capitolo di questo libro, è la riproposizione del primo fumetto realizzato e pubblicato in Molise. Sì, lo so che quando si parla di fumetto molisano immediatamente si pensa a Jacovitti, ma a dire il vero, nemmeno una delle celebri storie disegnate dal grande maestro è stata realizzata o pubblicata in Molise. Nemmeno una. Jacovitti lasciò il Molise ancora bambino (aveva appena otto anni), e con tutta la famiglia si trasferì prima a Macerata e poi a Firenze dove perfezionò la sua formazione artistica, ed è qui che la sua carriera da fumettista ebbe inizio. A Firenze la sua straordinaria creatività trovò terreno fertile, iniziò a lavorare per il settimanale umoristico fiorentino “Il Brivido”, poi con il periodico satirico “Il Travaso”, e infine con il celebre giornale per ragazzi “Il Vittorioso”. Le sue creature più famose, però, da Cocco Bill a Diario Vitt, nacquero successivamente a Roma. Se è vero, quindi, che Jacovitti è nato in Molise nel 1923, è altrettanto vero che il suo è un fumetto più toscano e laziale che molisano, anche perché un fumetto molisano non è mai esistito, almeno fino al 2005 data di pubblicazione, appunto, de “Il mondo di D e D”.
Era esattamente il novembre del 2005 quando la prima vignetta de “Il mondo di D e D” veniva pubblicata sul quotidiano locale “La gazzetta del Molise”, a firmarla insieme a me c’era il mio grande amico Antonio Saliola. In realtà era più di un anno che già lavoravamo a questo fumetto, e da mesi eravamo in cerca di un editore, ma in Molise, anche se qualche casa editrice già esisteva, nessuno sembrava volersi avventurare nella pubblicazione di un fumetto. Del resto, lo abbiamo appena detto, non c’erano precedenti e la pubblicazione di un fumetto rappresentava un vero e proprio salto nel vuoto. Così iniziammo a rivolgerci ai quotidiani locali, chiedendogli di pubblicare il fumetto a puntate. Del resto, il nostro fumetto si prestava ad essere suddiviso, altro non era che una serie di vignette umoristiche e deliranti una di seguito all’altra che volevano raccontare quello che era il nostro mondo, il mondo di D e D, appunto. D e D eravamo noi, ovviamente. Le due D stavano a significare Domenico e Donatantonio, il vero nome di Antonio Saliola. Ricevuto un forse miracolosamente e inaspettatamente da “La gazzetta del Molise”, ci presentammo in redazione con la nostra cartellina piena di deliranti e ingenue vignette, e cercammo di convincere i poveri malcapitati che quello che stavano vedendo era il più geniale e favoloso fumetto mai prodotto in Molise, ed in effetti era così, trattandosi del primo fumetto molisano in assoluto. In realtà era una storia certamente bizzarra, ma del tutto sbagliata, non aveva una trama, era disegnata male e scritta peggio, ma era il nostro fumetto, e noi ci credevamo! Ci credevamo a tal punto che riuscimmo a convincere il direttore a pubblicare alcune vignette di prova, e inspiegabilmente fu un vero successo. Le vignette erano così brutte che qualcuno, forse, le confuse con un qualcosa di geniale. Ma questo era uno dei grandi meriti di Antonio Saliola, quello di far passare per straordinarie cose al quanto ordinarie. Perché lui le sapeva raccontare, o meglio, non le sapeva raccontare affatto, iniziava a mischiare frasi e concetti talmente velocemente che alla fine ti confondeva e iniziavi a credere di essere tu a non aver capito. Parlava molto velocemente Antonio, era un ciclone che ti prendeva, ti catturava e ti portava in posti e situazioni che mai avresti pensato di poter vivere. Parlo al passato perché Antonio è venuto a mancare qualche anno fa a causa di una malattia che ha portato via prematuramente a noi tutti una mente bizzarra come poche, un amico vero e sincero, ma soprattutto il primo fumettista molisano. Va bene, siamo stati i primi entrambi, ma questa era un’altra delle nostre infinite lotte: prima io o prima tu? Beh, questa volta, caro Antonio, sono io a scrivere, e tu non sei qui a potermi contraddire, e perciò lo voglio ripetere ancora una volta: Antonio Saliola è stato il primo fumettista molisano.
Ma torniamo alla pubblicazione del mondo di D e D… in redazione accettarono di pubblicare il nostro fumetto, dicevamo, ma ci chiesero di rivedere le vignette, e cercare di trasformarle in vere (e per vere intendevano classiche e monotone) vignette satiriche. La satira non era mai stata la nostra aspirazione, l’abbiamo sempre trovata noiosa, di vita breve e artisticamente poco interessante. Allora, vi starete chiedendo, come mai avevamo scelto di fare un fumetto composto da sole vignette singole slegate tra loro? Beh, perché le vignette umoristiche, sono un’altra cosa rispetto a quelle satiriche, nulla hanno a che fare con la politica, non sono legate ad una notizia specifica, in qualche modo sono universali e sempre valide, ma il vero motivo è che non avevamo la minima idea, all’epoca, di cosa stessimo facendo. In ogni caso accettammo di aggiungere alla storia delle vignette puramente satiriche e ne realizzammo alcune che sicuramente sono tra le più brutte della storia della satira. Tranquilli, perché in questa versione definitive del fumetto, le abbiamo velocemente cestinate. Già, perché il fumetto come lo vedrete in questo libro, non è esattamente com’è comparso nel 2005. All’epoca molte vignette non furono pubblicate, e ne furono aggiunte, come detto, delle altre. L’intero fumetto venne stravolto per esigenze editoriali, e questa situazione iniziò a starci stretta fin da subito. In redazione erano molto cordiali e professionali, ma nonostante questo la pubblicazione andò avanti solo per pochi mesi, dall’ottobre 2005 al gennaio 2006. Non ci furono grandi problemi in redazione, ma decidemmo comunque di lasciarla perché altre idee malsane ci stavano già frullando nella mente. Ci eravamo messi in mente di creare una rivista di fumetto tutta nostra, una rivista di fumetto in una regione in cui, fino a quel momento, era stato pubblicato solo un fumetto, il nostro. Ed è a questo punto della storia che un’altra mente bizzarra si profilava all’orizzonte: Giancarlo Mancini. Anche lui stava per essere fagocitato dalla terribile esperienza de “Il Cosmopolita – rivista di fumetto e sperimentazione”. Un altro progetto farneticante e fallimentare, ma pioneristico! Era la prima rivista di fumetto della storia molisana, la rivista più brutta di sempre, certo, ma comunque la prima. A questo punto eravamo in tre, tre menti pronte a tutto, e in effetti facemmo di tutto, tra le cose più inconcepibili ci fu quella di riuscire a convincere la Regione Molise e alcune amministrazioni comunali della zona, a patrocinare e a finanziare la realizzazione dei primi numeri della rivista, ma questa è un’altra storia, quello che ci interessa ora è conoscere il destino del mondo di D e D.
Finita l’esperienza sulla Gazzetta del Molise, c’era da decidere cosa fare di quei personaggi. Decidemmo di fare un secondo episodio, e di aggiungere un altro personaggio: G. Ovviamente G stava per Giancarlo, il nuovo arrivato. Ma la rivista ci portava via tempo, e riuscimmo a disegnare solo un brevissimo prologo composto da quattro vignette a tutta pagina; le trovate riproposte all’inizio del terzo capitolo di questo libro. Era il 2006, e il mondo di D e D veniva, così, chiuso in un cassetto, ma non prima di aver inventato la “cispa”. La cispa era una parola magica, per così dire, una parola che descriveva lo spirito con cui nascevano i nostri fumetti, una parola che poteva essere coniugata in qualsiasi modo, che poteva sostituire qualsiasi parola, qualsiasi offesa o complimento. Era un concetto, quasi una corrente artistica, il cisponismo potremmo dire, un modo di essere, insomma. Non la usavano solo i nostri personaggi, ma anche noi nella nostra vita quotidiana. La parola cispa poteva assumere un significato diverso a seconda del contesto, cispa racchiudeva e descriveva un mondo, il mondo in cui noi tre, all’epoca, vivevamo completamente immersi. Tutto quello che facevamo era completamente e assolutamente cisponico, noi eravamo delle cispe, i nostri personaggi dicevano continuamente cispa come fosse il più naturale degli intercalari, tutto il mondo, per noi, era una enorme e meravigliosa cispa. Cosa significa, in realtà, cispa, potete trovarlo facilmente in qualsiasi dizionario, ma sarebbe inutile, perché, per noi, cispa voleva dire tutto tranne il vero significato della parola. Purtroppo, tutto il mondo della cispa finì chiuso pochi mesi dopo in quel cassetto insieme a D e D. Ma la nostra storia di primati molisani non era finita. Così oggi, a distanza di vent’anni dall’inizio di quel progetto (era il 2004), il mondo di D e D ritorna nella sua versione definitiva, pubblicato da quella che è la prima casa editrice molisana ad occuparsi di fumetto. Questo volume, inoltre, rappresenta anche il primo episodio del primo fumetto seriale prodotto in Molise, ecco un altro nostro primato… ma andiamo con ordine.
Un anno fa, quando fondai la Cornacchione Editore con l’intenzione, tra le altre cose, di pubblicare anche fumetti, il primo disegnatore che contattai fu proprio Giancarlo Mancini. L’idea era quella di realizzare nuove storie di uno dei personaggi simbolo de “Il Cosmopolita”, vale a dire Ettore Grotteschi. E in effetti questo fumetto è in lavorazione. Ma lavorare su un solo progetto alla volta non è stato mai il nostro forte. Così, tra un delirio e l’altro, riaprimmo quel cassetto in cui riposava placidamente il mondo di D e D. Il primo fumetto molisano meritava una seconda possibilità, meritava un seguito, meritava di essere pubblicato per la prima volta in un unico volume. Ma non ci siamo limitati a questo. La decisione di trasformarlo in una serie è stata del tutto naturale e spontanea, e così “Il mondo di D e D” è diventato “Il mondo di D e D più G”. Come detto prima, è il primo di questa nuova collana. Il volume si suddivide in tre capitoli, il primo ripropone il fumetto originale che ho disegnato insieme ad Antonio Saliola così come avrebbe dovuto essere in origine. Il secondo capitolo, invece, ripropone storie e vignette che ho realizzato tra il 2006 e il 2009 e che, in qualche modo, sono derivazioni di quel mondo vaneggiante della prima storia. Il terzo capitolo, infine, realizzato con Giancarlo Mancini è del tutto inedito e rappresenta l’inizio del nuovo mondo, l’inizio di questa nuova avventura. Lo stile è lo stesso delle origini, abbiamo rispolverato anche la cispa per l’occasione, quasi tutto è come un tempo, come vent’anni fa. Quasi tutto, già, perché manchi tu, Antonio. Ci manchi maledettamente. Tutto questo è per te, lo facciamo solo per te. Per continuarti a sentire al nostro fianco, come un tempo. Per avere l’illusione di continuare a sentire la tua risata stridula, perché ci manca quel tuo modo di parlare così veloce e a tratti incomprensibile, perché non riusciamo a farti andare via. E se a qualcuno non piacerà questo fumetto chi se ne frega! Lo avremmo detto all’epoca e lo diciamo anche ora, non possono capire, sono solo delle cispe!
TITOLO:
Il mondo di D e D più G – vent’anni dopo
PREZZO:
€ 17,90
TESTI E DISEGNI DI:
Domenico Cornacchione e Giancarlo Mancini.
COLLANA:
DATA DI USCITA:
24/04/2024
ISBN:
9791281479197
TIPO DI COPERTINA:
Flessibile
COLORAZIONE:
A colori
NUMERO DI PAGINE:
126
FORMATO:
17 x 24 cm