Le Forme Primordiali Preesistenti sono reperti fossili della memoria, sono condizionamenti archetipi dell’Io. Sono immagini che esistono da sempre, e da sempre cercano di venir fuori. Urlano la loro urgenza di vivere, di diventare tangibili, reali. Quello che faccio è solamente traghettare un mondo interiore (uno degli infiniti mondi) nel reale comune. Ascolto il loro grido d’aiuto e agevolo la loro mutazione. Sono il loro Caronte e forse il loro Padre. Sono la mano che traccia il segno, sono un mezzo della mia mente. Le Forme Primordiali Preesistenti si sono manifestate come idee concrete di un mondo astratto e sono diventate, attraverso me, esseri provvisti di corpo e anima. Sono forme vive, e forse non ancora nella loro essenza finale. Non vanno mai perse di vista, bisogna decifrare ancora la loro effettiva natura, bisogna afferrare ancora il senso vero della loro nascita volontaria. Pretendono la loro vita. Sono le nostre angosce, le nostre aspirazioni, i nostri bisogni. Sono l’essenza del nostro essere, energia autentica sottoforma di larve, sono noi stessi proiettati indietro e avanti nel tempo. Sono, probabilmente, la forma dell’anima.